Il marketing olfattivo

Avete presente quella sensazione di entrare in un negozio e sentirvi subito a vostro agio, quasi avvolti in un’atmosfera accogliente e familiare… senza sapere esattamente perché? Molto probabilmente, dietro quell’impressione c’è il marketing olfattivo.

Conosciuto anche come scent marketing, questo approccio rientra nell’universo più ampio del marketing sensoriale e sfrutta uno dei sensi più primitivi e potenti: l’olfatto. Il suo obiettivo? Creare esperienze emotive profonde, stimolare ricordi positivi e influenzare — in modo sottile ma efficace — il comportamento dei consumatori.

Il marketing olfattivo si basa dunque su un principio tanto semplice quanto potente: il profumo è immediatamente associato alle emozioni. Senza passare dal filtro razionale, un odore riesce a risvegliare ricordi dimenticati, a generare comfort, desiderio, attenzione. Il risultato è un’esperienza di consumo più intensa, più memorabile e spesso, più redditizia.

 

La Scienza che lo Conferma

Non si tratta solo di suggestione, l’efficacia del marketing olfattivo è confermata anche dalla scienza. Sono stati infatti condotti diversi studi, i cui risultati si rivelano di supporto a questa innovativa scelta strategica.

Fra questi, annoveriamo:

  • La ricerca condotta dal Dr. Alan R. Hirsch , neuropsichiatra e direttore del Smell & Taste Treatment and Research Foundation di Chicago, ha dimostrato che i consumatori sono disposti a pagare di più per lo stesso prodotto (un paio di scarpe da basket, in questo caso) se l’ambiente è profumato.
  • In un altro esperimento, condotto da Knasko in una gioielleria, i clienti restavano più a lungo negli ambienti profumati, con un conseguente aumento delle probabilità di acquisto.
  • In Germania, un’indagine ha rivelato che la diffusione di fragranze nei negozi porta a un incremento del 15,9% nella presenza dei clienti, del 14,8% nella propensione all’acquisto e, in media, a un +6% nelle vendite.
  • Ancora, Morrin e Ratneshwar (2003) hanno dimostrato che un ambiente gradevolmente profumato favorisce il ricordo del brand grazie a un tempo di esposizione e meditazione più lungo nella fase decisionale.

Riportiamo inoltre un esperimento svolto in una sala giochi britannica, che consisteva nel diffondere un aroma specifico in determinate fasce orarie. Il risultato è stato un aumento delle giocate per un valore del 50% nei segmenti orari in cui veniva diffuso il profumo.

 

I vantaggi del Marketing Olfattivo

Lo scent marketing presenta dunque diversi vantaggi. Fra questi i più importanti possono essere riassunti in 5 punti chiave:

  1. Crea un’esperienza emozionale: i profumi parlano direttamente al cuore (e alla memoria), trasformando un semplice momento di acquisto in un ricordo positivo e duraturo
  2. Distingue il brand: una firma olfattiva unica aiuta un marchio a emergere rispetto ai concorrenti, rendendolo riconoscibile e memorabile. Il marketing olfattivo rappresenta quindi un valore aggiunto per il brand che ne fa uso.
  3. Stimola le vendite: la giusta fragranza può modificare (in meglio) il comportamento d’acquisto, aumentando la predisposizione alla spesa.
  4. Fidelizza i clienti: se l’esperienza è piacevole, il cliente tornerà. Se è anche profumata, la probabilità che lo faccia cresce esponenzialmente.
  5. Migliora la percezione degli ambienti: dai negozi agli aeroporti, dagli hotel ai mezzi pubblici: un buon profumo può fare la differenza, influenzando il modo in cui lo spazio (e chi lo gestisce) viene percepito.

 

 

Il marketing olfattivo non rappresenta una tendenza temporanea ma una vera e propria leva strategica, destinata a rafforzarsi nel tempo. In un mondo sempre più orientato all’esperienza, trascurare il potere dell’olfatto significa lasciare indietro una delle armi più potenti per conquistare (e mantenere) l’attenzione e la fedeltà del cliente.

 

Perché il profumo, in fondo, è come una firma invisibile: non si vede, ma si sente — e soprattutto, si ricorda.

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