Come costruire una strategia di marketing olfattivo efficace

Dopo aver compreso cos’è il marketing olfattivo e quali meccanismi neuroscientifici lo rendano uno strumento tanto potente quanto unico, è naturale chiedersi: come si costruisce una strategia olfattiva davvero efficace?

Come ogni iniziativa di marketing, anche lo scent marketing richiede una pianificazione precisa, in cui la scelta della fragranza diventa solo uno dei tanti tasselli da orchestrare. In questo articolo vediamo i passaggi fondamentali da seguire e gli errori più comuni da evitare.

 

1. Definire gli obiettivi

La prima fase è quella più strategica: chiarire cosa si vuole ottenere attraverso l’impiego di una firma olfattiva. Gli obiettivi possono essere diversi e complementari:

  • Attirare l’attenzione dei clienti, aumentando l’ingaggio sensoriale.
  • Rafforzare l’identità del brand, differenziandolo dalla concorrenza con una profumazione distintiva.
  • Comunicare i valori del marchio in modo nuovo e memorabile.
  • Promuovere prodotti specifici o lanciarne di nuovi.
  • Creare una relazione emotiva con il cliente, stimolando ricordi positivi.
  • Fidelizzare la clientela attraverso esperienze piacevoli e riconoscibili.
  • Migliorare la percezione della qualità ambientale.
  • Facilitare la memorizzazione del brand: l’olfatto ha un ruolo centrale nel consolidamento mnemonico.

 

2. Conoscere il brand e il proprio pubblico

Una strategia olfattiva efficace deve essere allineata ai valori del brand e al target di riferimento. La fragranza scelta non deve solo piacere, ma anche rispecchiare l’identità del marchio e il proprio pubblico.

A tal fine, potrebbe essere utile porsi le seguenti domande chiave da porsi:

  • Che sensazione voglio evocare? Eleganza, freschezza, accoglienza, energia?
  • Il mio cliente ideale che tipo di esperienza si aspetta?
  • Dove verrà diffuso il profumo? In uno store di lusso o in un ambiente dinamico e giovanile?

 

3. Selezionare la fragranza giusta e implementarla

La scelta della fragranza è la fase cruciale dello scent marketing. È importante che il profumo selezionato sia in linea con gli obbiettivi e i target precedentemente individuati, selezionando, con il nostro aiuto, le famiglie olfattive più adatte. Per esempio:

  • Floreali → per ambienti rilassanti e accoglienti.
  • Agrumate → per energia, freschezza e dinamismo.
  • Legnose o speziate → per raffinatezza, profondità, eleganza.

Una volta individuata la fragranza è necessario implementarla tramite un sistema di diffusione, ma non vi preoccupate, a questo ci pensiamo noi!

 

4. Evitare gli errori più comuni

Una profumazione mal gestita può compromettere l’intera esperienza del cliente.

Ecco, quindi, gli errori da evitare:

  • Eccessiva intensità della fragranza: un profumo troppo forte può infastidire e generare rifiuto. È essenziale mantenere un livello olfattivo quasi impercettibile, in grado di influenzare senza dominare. Non temete, anche a questo, ci pensiamo noi!
  • Fragranze incongruenti con l’ambiente: la coerenza sensoriale è fondamentale. Uno studio condotto da Ellen e Bone ha dimostrato come una fragranza inappropriata possa risultare controproducente. In un test, un depliant di viaggio profumato con essenza al pino (incongruente con la destinazione tropicale proposta) ha ottenuto risultati peggiori rispetto allo stesso materiale non profumato.
  • Essenze sintetiche e confuse: le fragranze composte da troppi oli essenziali o da molecole sintetiche di bassa qualità rischiano di creare ambienti disorientanti o poco naturali.

 

In conclusione, il marketing olfattivo richiede cura, progettualità e una visione olistica dell’esperienza del cliente.

Quando ben realizzata, una strategia olfattiva non è solo un tocco in più: diventa parte integrante della brand identity, un linguaggio invisibile ma potentissimo, capace di creare connessioni profonde, durature e autentiche.

 

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