In un mercato dell’ospitalità dove le esperienze tendono a uniformarsi, la fragranza giusta diventa la firma invisibile che distingue, emoziona e fidelizza.
Il marketing olfattivo non è un semplice dettaglio estetico, ma un investimento strategico che agisce sulla percezione, la memoria e il comportamento del cliente, generando vantaggi concreti e duraturi per il brand.
1. Miglioramento dell’esperienza dell’ospite e del comfort
Il primo impatto sensoriale è determinante nella costruzione dell’esperienza di soggiorno.
Profumare la hall o le aree comuni non è una scelta estetica, ma un gesto strategico: la via olfattiva è la più diretta verso il cervello emotivo e può evocare felicità, calma e senso di benessere in pochi secondi.
- Creazione di un’atmosfera accogliente e rilassante: studi nel settore hospitality dimostrano che gli ambienti profumati vengono percepiti come più puliti e curati nel 40% dei casi rispetto a quelli neutri.
- Migliore percezione di igiene e ordine: una fragranza coerente rafforza l’immagine di attenzione e professionalità.
- Riduzione di ansia e stress: profumi dolci, floreali o vanigliati favoriscono rilassamento e serenità, sia per gli ospiti sia per il personale.
2. Branding e fidelizzazione del cliente
Il profumo agisce come un ambasciatore silenzioso del brand, capace di trasformare una semplice permanenza in un ricordo emozionale.
- Rafforzamento della brand identity: la fragranza diventa una forma di comunicazione invisibile ma potente, capace di raccontare la personalità dell’hotel.
- Creazione di un “logo olfattivo”: un profumo esclusivo diventa il segno distintivo del brand. Emblematico il caso di Westin Hotels & Resorts, che ha creato la fragranza White Tea, oggi simbolo globale di benessere e rigenerazione.
- Fidelizzazione e ritorno: secondo un sondaggio internazionale,
- il 48% degli ospiti afferma che un buon profumo aumenta la propensione a prolungare il soggiorno;
- il 29% dichiara di ricordare l’esperienza olfattiva e di essere più incline a tornare nella stessa struttura.
Il marketing olfattivo rappresenta quindi un vantaggio competitivo invisibile ma decisivo per l’ospitalità contemporanea.
Agendo su percezione, memoria e comportamento, il profumo diventa un elemento di valore reale, capace di elevare la qualità dell’accoglienza e di rafforzare il legame emotivo tra ospite e struttura.
L’accoglienza, dopotutto, comincia sempre da ciò che si respira.