Nike: l’energia ha un odore

Nike non è solo un brand: è un simbolo di energia, movimento e ambizione. Da sempre la sua forza comunicativa va oltre il prodotto, costruendo esperienze capaci di motivare, ispirare e spingere all’azione.

Negli anni 2000, l’azienda ha compiuto un passo ulteriore, introducendo il marketing olfattivo come strumento per rafforzare la propria identità nei negozi e negli eventi.

Il profumo della performance

Cosa significa “dare odore” alla performance? Per Nike, ha significato collaborare con esperti di branding sensoriale e creare fragranze pensate per trasmettere energia pura: note agrumate e frizzanti, che accendono vitalità; tocchi mentolati ed eucaliptati, che rinfrescano e tonificano; sfumature ozoniche e marine, che evocano aria pulita e leggerezza. Profumi studiati per dialogare con il corpo e la mente, per trasformare una semplice visita in negozio in un’esperienza multisensoriale.

Una strategia pensata nei dettagli

Queste fragranze non venivano diffuse ovunque in modo indistinto: Nike le collocava con precisione in punti strategici, come i camerini, le aree dedicate alle calzature o gli ingressi dei flagship store. L’obiettivo era chiaro: far respirare al cliente l’atmosfera stessa del brand. In quel momento, lo spazio non era più solo un punto vendita: diventava il palcoscenico dell’esperienza Nike.

L’esperimento che ha fatto scuola

Per comprendere davvero il potere del profumo, Nike decise di condurre un esperimento. In collaborazione con la Smell & Taste Research Foundation, creò due ambienti identici, entrambi allestiti allo stesso modo, con gli stessi articoli, la stessa musica e uguale servizio. L’unica differenza? In uno dei due locali l’aria era neutra, nell’altro si diffondeva una fragranza fresca e rigenerante.

Il risultato fu sorprendente: l’84% dei clienti scelse le scarpe del negozio profumato, giudicandole migliori nonostante fossero identiche. L’intenzione di acquisto aumentò dell’80%, i prodotti vennero percepiti come di valore superiore (+20%) e i clienti si dichiararono persino disposti a pagare fino al 10% in più. Non solo: tendevano a trattenersi più a lungo nello spazio, come se quell’ambiente li stimolasse e li accogliesse al tempo stesso.

In quel momento, Nike dimostrò che un profumo invisibile poteva trasformare la percezione tangibile del brand, agendo direttamente sulle emozioni e sui comportamenti d’acquisto.

Conclusioni

Il profumo è un linguaggio sottile ma potentissimo, capace di imprimersi nella memoria dei clienti.

Il caso Nike è la dimostrazione che il marketing olfattivo non è un dettaglio decorativo, ma una leva strategica. In un contesto come quello sportivo, dove energia e performance sono al centro, il profumo diventa parte integrante della narrativa di marca: un filo invisibile che collega l’esperienza al celebre invito del brand, Just Do It.

Con la forza del profumo, Nike ha insegnato che la motivazione può avere un suono, un colore, un ritmo… e sì, persino un odore

Carrello