Blog del Profumo

Il profumo come leva di comportamento

Abbiamo già affrontato in articoli precedenti come funziona l’olfatto e perché rappresenta uno strumento potente all’interno delle strategie di marketing. Il suo impatto va ben oltre la piacevolezza sensoriale: l’olfatto ha il potere di generare emozioni, attivare ricordi profondi e orientare le decisioni. Ecco perché una fragranza studiata con cura può diventare una leva di grande efficacia per coinvolgere il cliente, migliorare la percezione del brand e influenzare in modo concreto il comportamento d’acquisto. Grazie al marketing olfattivo, è possibile intervenire in maniera concreta sotto diversi aspetti: Attenzione e coinvolgimento                                                                                                                                                                                                                                                                                     Il 74% delle persone dichiara di essere entrato in un punto vendita attratti da un profumo piacevole. Una fragranza ben calibrata può aumentare l’attenzione verso un prodotto e prolungarne la valutazione. Decisioni d’acquisto                                                                                                                                                                                                                                                                                                       In ambienti profumati, i consumatori sono più propensi all’acquisto. In un supermercato, la diffusione di aroma di caffè ha comportato un aumento del 18% delle vendite nella sezione pasticceria. Tempo di permanenza e scontrino medio                                                                                                                                                                                                                                                        Ambienti profumati aumentano il tempo di permanenza dei clienti fino al 16% e incrementano il valore dello scontrino medio tra il 10% e il 20%. Percezione della qualità                                                                                                                                                                                                                                                                                             I clienti percepiscono gli spazi profumati come più curati e professionali. Ciò si riflette direttamente sulla valutazione della qualità di prodotti e servizi. Brand identity e riconoscibilità                                                                                                                                                                                                                                                                            L’adozione di una “firma olfattiva” — una fragranza distintiva e coerente — contribuisce a rendere il brand più riconoscibile e memorabile.                                                                    Singapore Airlines ne è un esempio emblematico, grazie all’uso strategico della fragranza “Stefan Floridian Waters”. Benessere e customer experience                                                                   

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La scienza dietro il marketing olfattivo

Nel precedente articolo abbiamo spiegato le basi del marketing olfattivo, esponendone gli studi a supporto e i vantaggi, fornendone dunque una panoramica generale. Ma per comprendere davvero perché lo scent marketing si stia affermando come una delle leve strategiche più efficaci, è fondamentale approfondire la scienza che ne spiega il successo.   L’olfatto: il senso dimenticato del marketing Nel mondo del marketing esperienziale, l’olfatto rappresenta una delle leve più potenti e al tempo stesso sottovalutate. Per molto tempo, le strategie di comunicazione sensoriale si sono concentrate principalmente sulla vista, sull’udito e sul tatto, con applicazioni più circoscritte al gusto. Solo di recente, quindi, l’olfatto ha guadagnato un ruolo centrale nel marketing esperienziale, in risposta a un fenomeno sempre più diffuso: il poli-sensorialismo. I consumatori moderni ricercano esperienze coinvolgenti a 360 gradi, che attivino contemporaneamente tutti e cinque i sensi. In questo scenario, il marketing olfattivo si distingue per la sua capacità di agire su una sfera spesso trascurata ma potentissima: quella emotiva e mnemonica, stimolando emozioni e ricordi e influenzando il comportamento d’acquisto.   La Scienza Dietro il Profumo La forza del marketing olfattivo risiede nel modo in cui il nostro cervello elabora gli odori. L’olfatto è un senso chimico, proprio come il gusto. La percezione di un odore inizia quando le molecole di una sostanza volatile raggiungono e stimolano i chemiorecettori, cioè le cellule recettrici olfattive presenti nel nostro naso. Queste cellule trasmettono poi l’eccitamento ai centri cerebrali, che decodificano e interpretano i vari odori, attribuendo loro un significato. All’interno di strutture chiamate glomeruli, i neuroni mitrali riducono la complessità degli odori nelle loro componenti di base, per poi inviarli direttamente al sistema limbico, la sede delle emozioni e della memoria. A differenza degli altri sensi, che, prima di raggiungere le aree emotive, passano attraverso il centro di interpretazione logica dell’emisfero sinistro, l’olfatto segue un percorso diretto al lato destro del cervello, senza essere filtrato dal pensiero razionale. Questo rende la risposta olfattiva immediata ed emotiva.   Odori, Ricordi ed Emozioni Il sistema olfattivo è dunque strettamente correlato alla sfera della memoria. Secondo uno studio della Rockefeller University, l’essere umano ricorda circa il 35% di ciò che ha annusato, ma solo il 15% di ciò che ha assaggiato, il 5% di ciò che ha visto e il 2% di ciò che ha udito.     Questa straordinaria capacità mnemonica è nota come “Fenomeno di Proust” o anche “Effetto Proust”, dallo scrittore francese Marcel Proust, che nel suo romanzo “Alla ricerca del tempo perduto” descrive un episodio in cui il sapore e il profumo di una madeleine intinta nel tè risvegliano, improvvisamente e in modo vivido, ricordi d’infanzia fino ad allora dimenticati. In termini neuro-scientifici, la capacità di collegare un gran numero di dettagli a un medesimo stimolo odoroso viene definita come memoria olfattiva. Il profumo non richiama solamente ricordi, ma è anche in grado di modificare il nostro stato emotivo. Gli stimoli olfattivi attivano il rilascio di neurotrasmettitori come serotonina, endorfine, adrenalina e encefaline, che influenzano in modo diretto l’umore, il rilassamento, la motivazione e persino la creatività. Si stima che circa il 75% delle emozioni quotidiane sia influenzato dagli odori. Questo dato, già di per sé significativo, diventa ancora più rilevante se rapportato alle strategie di marketing e branding.     Il marketing olfattivo non è dunque un semplice ornamento dell’esperienza d’acquisto: è un canale diretto verso le emozioni e i ricordi delle persone. Stimolando il senso più antico e profondo, le aziende possono agire a un livello subliminale, generando coinvolgimento autentico e relazioni durature con il pubblico.   In un’epoca in cui la brand experience si gioca sui dettagli, investire sull’olfatto significa parlare al cuore del consumatore — prima ancora che alla sua mente.

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Il marketing olfattivo

Avete presente quella sensazione di entrare in un negozio e sentirvi subito a vostro agio, quasi avvolti in un’atmosfera accogliente e familiare… senza sapere esattamente perché? Molto probabilmente, dietro quell’impressione c’è il marketing olfattivo. Conosciuto anche come scent marketing, questo approccio rientra nell’universo più ampio del marketing sensoriale e sfrutta uno dei sensi più primitivi e potenti: l’olfatto. Il suo obiettivo? Creare esperienze emotive profonde, stimolare ricordi positivi e influenzare — in modo sottile ma efficace — il comportamento dei consumatori. Il marketing olfattivo si basa dunque su un principio tanto semplice quanto potente: il profumo è immediatamente associato alle emozioni. Senza passare dal filtro razionale, un odore riesce a risvegliare ricordi dimenticati, a generare comfort, desiderio, attenzione. Il risultato è un’esperienza di consumo più intensa, più memorabile e spesso, più redditizia.   La Scienza che lo Conferma Non si tratta solo di suggestione, l’efficacia del marketing olfattivo è confermata anche dalla scienza. Sono stati infatti condotti diversi studi, i cui risultati si rivelano di supporto a questa innovativa scelta strategica. Fra questi, annoveriamo: La ricerca condotta dal Dr. Alan R. Hirsch , neuropsichiatra e direttore del Smell & Taste Treatment and Research Foundation di Chicago, ha dimostrato che i consumatori sono disposti a pagare di più per lo stesso prodotto (un paio di scarpe da basket, in questo caso) se l’ambiente è profumato. In un altro esperimento, condotto da Knasko in una gioielleria, i clienti restavano più a lungo negli ambienti profumati, con un conseguente aumento delle probabilità di acquisto. In Germania, un’indagine ha rivelato che la diffusione di fragranze nei negozi porta a un incremento del 15,9% nella presenza dei clienti, del 14,8% nella propensione all’acquisto e, in media, a un +6% nelle vendite. Ancora, Morrin e Ratneshwar (2003) hanno dimostrato che un ambiente gradevolmente profumato favorisce il ricordo del brand grazie a un tempo di esposizione e meditazione più lungo nella fase decisionale. Riportiamo inoltre un esperimento svolto in una sala giochi britannica, che consisteva nel diffondere un aroma specifico in determinate fasce orarie. Il risultato è stato un aumento delle giocate per un valore del 50% nei segmenti orari in cui veniva diffuso il profumo.   I vantaggi del Marketing Olfattivo Lo scent marketing presenta dunque diversi vantaggi. Fra questi i più importanti possono essere riassunti in 5 punti chiave: Crea un’esperienza emozionale: i profumi parlano direttamente al cuore (e alla memoria), trasformando un semplice momento di acquisto in un ricordo positivo e duraturo Distingue il brand: una firma olfattiva unica aiuta un marchio a emergere rispetto ai concorrenti, rendendolo riconoscibile e memorabile. Il marketing olfattivo rappresenta quindi un valore aggiunto per il brand che ne fa uso. Stimola le vendite: la giusta fragranza può modificare (in meglio) il comportamento d’acquisto, aumentando la predisposizione alla spesa. Fidelizza i clienti: se l’esperienza è piacevole, il cliente tornerà. Se è anche profumata, la probabilità che lo faccia cresce esponenzialmente. Migliora la percezione degli ambienti: dai negozi agli aeroporti, dagli hotel ai mezzi pubblici: un buon profumo può fare la differenza, influenzando il modo in cui lo spazio (e chi lo gestisce) viene percepito.     Il marketing olfattivo non rappresenta una tendenza temporanea ma una vera e propria leva strategica, destinata a rafforzarsi nel tempo. In un mondo sempre più orientato all’esperienza, trascurare il potere dell’olfatto significa lasciare indietro una delle armi più potenti per conquistare (e mantenere) l’attenzione e la fedeltà del cliente.   Perché il profumo, in fondo, è come una firma invisibile: non si vede, ma si sente — e soprattutto, si ricorda.

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